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Flaiano Ennio, Autobiografia del Blu di Prussia
Prima edizione
Stato del libro: usato Libro usato in ottime condizioni.
- Editore:
Rizzoli
- Collana:
Opere di Ennio Flaiano
- Anno:
1974
- Edizione:
prima edizione
- Rilegatura:
cartonato in tela con sovracoperta
- Dimensione:
8
- Pag:
178
- Copie disponibili:
solo 1
Descrizione:
Nota introduttiva di Cesare Garboli; il volume inlude anche Il taccuino del marziano e i fulminanti epigrammi, apologhi e cronachette de La valigia delle Indie
Nel licenziare questa raccolta, è giusto che il curatore si chieda se questo libro postumo, in gran parte approvato dall'autore, ma che pure esce senza ... il suo "visto si stampi", aggiunga qualcosa alla figura di Flaiano, e se, almeno in parte, ne modifichi i contorni più noti, o la metta, tutta quanta, in una luce diversa. Ci sono scrittori dai quali, una volta passati a miglior vita, non ci aspettiamo più nulla: anche se la morte li ha colti operosi e sul punto di dirci ancora qualcosa. Sappiamo che la loro coscienza di artisti è sempre stata capace di padroneggiare la loro confusa, emotiva, esistenziale realtà. Eccezionali amministratori di se stessi, grandi attori professionisti, li abbiamo visti recitare, ogni sera, fedeli a una vocazione che combaciava con un mestiere lucidamente scelto, con una professione tenacemente esercitata. Sappiamo che nessuna delle loro fantasie andò persa, nessun pensiero fu dissipato. La loro persona, il loro "io" è là, sigillato e racchiuso per sempre nelle loro "rappresentazioni": nelle loro "o-pere", come appunto si dice nelle orazioni funebri. Simile all'ultimo colpo di pollice che lo scultore lascia cadere con distacco sull'opera ormai finita, la morte scende su questi scrittori come un ritocco. Li aggiusta, li rifinisce, li pettina, e li consegna con un secco nullaosta all'eternità. Ma ci sono scrittori che la morte tradisce e smaschera, vendica e prende di contropiede. Scrittori che la morte assolve, nel momento stesso in cui, come una madre severa, li costringe a un'identità sempre fuggita, sempre temuta e rinviata attraverso tortuose dissipazioni, astuti alibi che tutti insieme formavano una lunga, lunghissima catena di appuntamenti mancati. È nelle carte improvvisate e superstiti di questi scrittori che cerchiamo il foglietto, l'appunto, il taccuino, il manoscritto rivelatore, prezioso e rivelatore come sarebbe la testimonianza di uno spettacolo o di una rappresentazione alla quale nessuno ha assistito. Non importa se questi scrittori siano piccoli o grandi, perché quello che cerchiamo di loro è una verità che non ci è stata detta, e che pure è stata affidata alla caduca volubilità della vita. Cerchiamo, nei loro cassetti, ciò che di loro è andato perduto.
Quale sia il giudizio sulla sua opera, Flaiano appartiene a questa famiglia.
Con la sua andatura trotterellante, egli va ad affratellarsi e a raggiungere, su questa strada, e magari a rellegrarli con la petulanza dei suoi calembours, esseri diversissimi da lui: esemplari inarrivabili come Carlo Emilio Gadda o Giacomo Debenedetti, o supremi campioni come Delfini: tutti e tre, chi più chi meno, grandi attori di scena postuma e vuota. Anche su Flaiano la morte non è scesa come un colpo di pollice. Al contrario, essa sembra lavorare su di lui con le magre dita di un bambino intento a rimuovere a poco a poco, con solerzia inesorabile, la nebbiosa velina della decalcomania fino a scoprire umidi e lucenti i contorni di una figura che confusamente intravedevamo. È triste e perfino cinico dirlo. Ma la morte non ci ha tolto Flaiano. La morte ce lo restituisce. (dall'Avvertenza di Cesare Garboli)
ENNIO FLAIANO nato a Pescara nel 1910 e morto a Roma nel 1972, ha studiato architettura, passando poi al giornalismo e alla critica cinematografica e teatrale. Nel '47 Tempo di uccidere (ripresentato da Riz-zoli in nuova edizione nel 73) ha vinto il primo Premio Strega. Dopo anni dedicati al cinema come autore di soggetti e sceneggiature, ha pubblicato due volumi di racconti e di satire: Diario notturno (1956) e Una e una notte (1959). Sono quindi usciti: II gioco e il massacro (1970), che ottenne il Premio Campione ed entrò nella selezione del Premio Campiello; Un marziano a Roma (1971), raccolta di commedie e farse; Ombre bianche (1972) e, postumo, La solitudine del satiro (1973).
Di Flaiano Ennio vedi anche...
cronache teatrali - Prima edizione, Rizzoli , 1983
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a cura di Anna Longoni, Adelphi , 2004
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Dello stesso editore
Paralipomeni di un libro di famiglia , Rizzoli , 2006
Fino al 30/04/18 € 17,00€ 8,80
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Rizzoli , 2006
Fino al 30/04/18 € 17,00€ 8,80
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prima edizione, Rizzoli , 1972
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presentazione Claus Grimm - Prima edizione, Rizzoli , 1974
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Volume secondo, Rizzoli , 1959
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Prima edizione, Rizzoli , 1962
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Rizzoli , 1967
Fino al 30/04/18 € 18,00€ 9,00
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Traduzione di Clara Terzi Pizzorno, Rizzoli , 1958
Fino al 30/04/18 € 9,00€ 5,50
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Tre volumi, opera completa - Meraviglie della natura , Rizzoli , 1985
Fino al 30/04/18 € 19,00€ 9,50
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